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Un’ernia lombare 2 anni dopo un lavoro posturale trascurato

Circa due anni fa si presenta presso i nostri studi per un controllo posturale Fabio, 33 anni, ex atleta nazionale di Judo. Un fisico prestante ma anche segnato da alcuni incidenti fisici legati all\’attività sportiva: frattura della clavicola destra, strappo con ematoma all\’adduttore destro (muscolo interno alla coscia), distorsione della caviglia destra e una frattura esposta dell\’alluce sinistro.

Fabio ora accusa dolori nella zona dorso-lombare, sopra glutea e degli ischio-crurali (muscoli posteriori della coscia).

Dalla visita posturale emerge che Fabio ha un diaframma molto teso oltre agli arti inferiori in varismo, il tratto cervicale in iperlordosi e la zona lombare particolarmente contratta e rigida.

Si decide di iniziare con alcuni esercizi su Pancafit per allungare la muscolatura degli arti inferiori visti i numerosi traumi e le forti tensioni e ad un test successivo il dolore lombare è diminuito notevolmente. Utilizzando poi le  ”manigliette di Pancafit”, per allungare la muscolatura di tutta la schiena, anche il dolore dorsale risulta enormemente ridotto al termine della seduta.

Da quel giorno trascorrono due anni prima di rivedere Fabio. Egli si ripresenta nei nostri studi con una risonanza magnetica che sentenzia: ”ernia lombare L5-S1”.

Fabio racconta, non senza rammarico, che per mancanza di tempo dovuta ad \”orari di lavoro impossibili\”, non ha mai fatto gli esercizi di allungamento che gli erano stati consigliati e il dolore, negli ultimi due mesi, si era ripresentato obbligandolo a sottoporsi ad esami clinici.

Si riprende quindi il lavoro interrotto due anni prima, inserendo anche un esercizio per la riduzione del varismo alle ginocchia. Si inizia con degli esercizi per i piedi, portando le ginocchia in posizione corretta, e già qui si scatenano grosse tensioni ai muscoli adduttori che, tuttavia, si attenuano dopo qualche minuto.

Fabio riferisce di provare una sensazione di libertà alle anche e di leggerezza alla schiena.

Al termine della prima seduta è già possibile notare un cambiamento a livello delle ginocchia e mano a mano che il lavoro prosegue i dolori si affievoliscono in tutta la colonna vertebrale, anche a livello delle spalle e del collo. Stare seduto in auto non è più un problema.

Tutto il lavoro con Fabio, durato complessivamente 15 sedute, ha agito globalmente sulla zona del dorso e delle gambe, fortemente contratte e rigide a causa non solo dei traumi e degli infortuni subiti ma soprattutto della mancanza in tutti questi anni di un lavoro specifico di stretching muscolare da abbinare agli intensi allenamenti di judo.

Per mantenere quanto guadagnato nel corso delle sedute, è necessario che Fabio esegua a casa sua degli specifici esercizi di allungamento. Inoltre gli si consiglia di guidare utilizzando un apposito cuscinetto lombare a corretto sostegno della colonna per mantenere la lordosi lombare in posizione di scarico e diminuire le compressioni vertebrali sui dischi.

Fabio ha così potuto riprendere l’attività sportiva con la consapevolezza di dover mantenere i suoi muscoli elastici per non ricadere negli stessi disturbi di prima.

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