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“Liberato” il piede, posso partecipare alla maratona di New York!

Si è presentato in studio il Signor Alessandro, 36 anni, per un’infiammazione al tendine di Achille che lo perseguitava ormai da alcuni mesi impedendogli di praticare quello che non solo è il suo hobby preferito ma anche, come lui la definiva, una delle sue “ragioni di vita”: correre.

Tutto è iniziato un paio di anni fa con un mal di schiena, all’inizio non allarmante, che poi lentamente è diventato sempre più presente ed invalidante al punto da impedirgli di compiere qualsiasi attività sportiva.

Questo mal di schiena lo aveva preoccupato moltissimo, infatti quattro anni fa lo stesso dolore l’aveva portato ad un intervento di ernia del disco. La zona operata ora stava bene ma riprovare quel tipo di dolore gli aveva riportato alla memoria quella vecchia condizione.

Se da un lato era contento perché il mal di schiena era durato poche settimane, dall’altro questo dolore aveva lasciato il posto ai primi fastidi al tendine d’Achille e Alessandro aveva ipotizzato che i due problemi potessero essere tra loro collegati.

Adesso questa situazione lo deprime perchè non può correre alla Stramilano e vede anche compromessa la sua partecipazione alla maratona di New York che rappresenta il suo desiderio più profondo, la motivazione che lo spinge ad allenarsi con gioia e costanza ogni giorno.

Andando più indietro con la memoria, Alessandro ricordava una distorsione alla caviglia quando era diciottenne che l’aveva frenato nell’attività per parecchio tempo cominciando a fargli avvertire i primi fastidi alla zona lombare.

Dall’analisi posturale si rilevava un non corretto appoggio del piede che aveva subito la distorsione, oltre ad una forte retrazione dei muscoli posteriori della gamba e della coscia. La zona lombare presentava forti tensioni ed una rettilineizzazione, ovvero una riduzione della fisiologica curva.

Alessandro presentava un fisico atletico e longilineo ma con un muscolatura degli arti inferiori molto sviluppata…troppo sviluppata.

Dopo un lavoro iniziale di massaggio specifico della muscolatura paravertebrale facciamo eseguire alcuni esercizi di mobilità per le caviglia in postura decompensata su Pancafit. Ci rendiamo subito conto che quella infortunata è molto più rigida e bloccata nei movimenti per cui procediamo con un lavoro specifico di massaggio con lo scopo di restituire elasticità e funzionalità al piede. Concludiamo con un esercizio di stretching in postura per tutta la muscolatura posteriore dell’arto inferiore abbinandolo ad una corretta respirazione. Le tensioni che Alessandro avverte partono dalla zona femorale per poi spostarsi al gluteo, zona lombare, polpaccio, fino ad arrivare proprio al tendine d’Achille.

Terminata la seduta Alessandro riferisce di non sentire più il mal di schiena e che il fastidio al tendine è diminuito del 40%.

Nella terapia della settimana successiva racconta di essere andato a correre e di aver felicemente visto che può di nuovo farlo. Chiede quindi di potersi portare a casa Pancafit® per eseguire degli esercizi specifici anche durante la settimana.

Ad ogni seduta la situazione migliora sempre più.

Alla decima e ultima seduta i dolori sono scomparsi benchè Alessandro abbia corso per 20 Km in salita; la schiena è più libera ed elastica ed anche la caviglia ha recuperato una migliore funzionalità.

Alessandro, contento ed emozionato, ha promesso una cartolina ed una foto da New York.

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