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L’alluce valgo migliora… e torna il buonumore!

“Per i continui crampi ai piedi, dovevo cambiare scarpe più volte al giorno…”

Al termine di una lezione di ginnastica dolce cominciai a chiacchierare con una signora di 56 anni, la quale mi chiese dei consigli su come alleviare i dolori ai piedi che da tempo la affliggevano per la presenza di alluce valgo sia a sinistra che a destra. Durante la conversazione mi disse che come unica soluzione le era stato consigliato l’intervento, cosa che lei non voleva assolutamente prendere in considerazione.

Ciò che più la infastidiva erano i continui crampi che insorgevano durante la giornata, costringendola a cambiare le scarpe più volte al giorno.

Le consigliai di sottoporsi ad una valutazione posturale per capire meglio la sua situazione.

Durante la prima seduta mi riferì che, oltre al problema ai piedi, da tempo erano presenti una discreta lombalgia e cervicalgia e che il ginocchio destro era impedito nel movimento. Prima di cominciare il lavoro in panca misurai sia la capacità di movimento del ginocchio destro, decisamente inferiore a quella del ginocchio sinistro, sia la distanza tra i due alluci che risultò essere di 8 cm.

Cominciammo con esercizi blandi di mobilizzazione sia del piede che delle dita; al termine della prima seduta i piedi risultarono più liberi e leggeri ed il ginocchio si era sbloccato così tanto da riuscire a muoversi quanto l’altro.

Con il proseguire delle sedute il lavoro diventò sempre più intenso e progressivamente diede i suoi frutti: infatti scoprimmo che trattando i piedi non solo miglioravano le ginocchia ma anche la schiena, il collo e lo stomaco.

Durante una seduta emersero due cose importanti: la prima che i suoi piedi erano un “regalo” della mamma (per questo erano così da sempre) e l’altra che il trattamento non stava influendo solo sotto l’aspetto fisico ma anche sullo stato d’animo che, risentendo dei benefici, la rendeva più rilassata emotivamente.

Dopo la settima seduta la signora realizzò una serie di cambiamenti avvenuti: i piedi risultavano più leggeri e mobili ed i crampi non si presentavano più, fatto che la liberò dal dover cambiare più volte scarpe durante il giorno; i dolori lombari e cervicali diminuirono tanto da non essere più un problema: la schiena risultava più leggera il collo più libero, così come il respiro. Anche il ginocchio migliorò ulteriormente e la distanza tra i due alluci si ridusse a 6 centimetri.

Incredula e piacevolmente colpita la signora mi ringraziò per i risultati ottenuti. Successivamente si iscrisse al corso di Pancafit Group per mantenere il benefici e tutti i giorni a casa eseguiva dei semplici esercizi che le avevo mostrato.

Questo è uno dei casi che mi ha dato maggior soddisfazione sia come terapista sia come persona, perché vedere che ridando libertà ad una parte del corpo si permette alla persona di migliorare sotto molti aspetti, dà la dimensione della profondità dei rapporti che intercorrono tra il corpo e le altre realtà della persona (emozionale, mentale, etc.).

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