logo raggi method
Il ciclista Luigi esclama! quando arriva il tunnel devo fermarmi!

Il ciclista Luigi esclama: quando arriva il “tunnel” devo fermarmi!

Si presenta nel nostro studio il Signor Luigi, 55 anni, di professione muratore ma ciclista per passione; tutti i fine settimana li dedica alle escursioni in bici con gli amici alle quali dice di non peter rinunciare.

Purtroppo ultimamente lamenta forti formicolii – ormai costanti da due mesi – alle braccia e alle mani (soprattutto la destra), che aumentano di intensità in modo insopportabile proprio quando è… “a cavallo” della sua bicicletta da corsa!

“Quando esco con gli amici, dopo circa mezz’ora di pedalata, la gambe e il fiato funzionano a meraviglia ma quando arriva il “TUNNEL” devo fermarmi! Devo scendere tre minuti dalla bici, muovere le mani e le braccia per far passare i formicolii, poi posso risalire fino alla comparsa del prossimo “TUNNEL”. Dopo 4-5 volte che si ripete questa trafila i miei compagni cominciano a deridermi dicendomi che non ho più il fisico!”.

Il Signor Luigi riferisce che vari specialisti gli hanno già consigliato di mettersi in lista d’attesa per l’operazione al TUNNEL CARPALE per entrambe le mani ma spererebbe di poter trovare una soluzione alternativa.

Mentre il signor Luigi continua a raccontare di se osserviamo il suo collo: da come lo muove mentre parla e da alcuni segni sul collo che possono ricondurre ad una sofferenza vertebrale, gli domandiamo se ha mai avuto dolori o tensioni cervicali.

Luigi ricorda che ne ha sofferto molto, unitamente a forti mal di testa, fin da quando ha iniziato l’attività di muratore. Circa sei mesi fa, a seguito di un lungo e intenso periodo in cui ha dovuto utilizzare continuamente il martello pneumatico questi disturbi si sono intensificati e da lì a poco sono iniziati i primi fastidi alle braccia.

Dall’analisi posturale si evidenziano il collo e il capo protesi in avanti, spalle anteposte con la destra più alta (la mano più sofferente è proprio la destra) e muscoli delle braccia d’acciaio!

Iniziamo quindi il primo trattamento “sentendo” manualmente lo stato delle vertebre cervicali che risultano molto compresse e doloranti. Procediamo quindi con un lavoro delicato di autoallungamento in postura su Pancafit, accompagnato da una particolare respirazione (con lo scopo di dare “libertà” alle vertebre cervicali responsabili dei disturbi alle braccia). Appena iniziato questo esercizio Luigi riavverte le stesse tensioni e dolori alla testa di sei mesi prima ma dopo alcuni minuti il collo incomincia a stare decisamente meglio.

Continuiamo con un altro esercizio di allungamento dei muscoli del collo in cui la testa è inclinata lateralmente; anche in questo caso compaiono tensioni lungo i trapezi (soprattutto il destro), che diminuiscono poi gradualmente.

Tornato in posizione eretta, al termine dell’esercizio, Luigi avverte subito leggerezza al collo, alla schiena e soprattutto alle braccia.

La settimana successiva Luigi riferisce che durante la gita in bici del fine settimana si è dovuto fermare solo due volte per i formicolii alle braccia che sono però comparsi solo dopo un’ora e mezza di pedalata e con un’intensità inferiore al solito del 30%.

Nelle sei sedute successive abbiamo ripetuto il lavoro già indicato, integrandolo con un massaggio manuale profondo di tutta la muscolatura delle braccia e del tratto cervicale sempre in postura decompensata su Pancafit®.

Alla settima seduta ci sentiamo dire: ” Nel corso dell’ultima gita in bicicletta sul lago Maggiore mi sono dovuto fermare una volta…per uno STOP dipinto a terra”.

Adesso le tensioni al collo sono notevolmente diminuite ed anche le braccia sono meno rigide e hanno acquisito maggiore elasticità. Luigi ha imparato alcuni semplici esercizi da eseguire tutti i giorni a casa e dopo le uscite domenicali in bicicletta.

scopri Pancafit®

Il primo attrezzo di “riequilibrio” posturale al mondo, primo nel suo genere, primo brevetto al mondo

Pancafit® – Raggi Method® è capace di riequilibrare la postura con semplicità ed in tempi brevissimi, agendo sulla globalità delle catene.

Altre testimonianze