Il Signor Alfredo, dirigente aziendale di 55 anni, si presentò presso il nostro studio esasperato dai forti dolori ai piedi che si scatenavano quando camminava e che ultimamente lo costringevano a zoppicare.
La causa di questo forte disagio era legata alla caduta delle teste metatarsali che da anni lo affliggeva e gli impediva di effettuare anche le più semplici passeggiate.
Inoltre soffriva di forti rigidità a tutta la schiena e alle gambe, tanto da far fatica a mettersi i calzini e le scarpe. Il tutto aggravato da un notevole sovrappeso.
L’esame posturale evidenziava, oltre ad una schiena molto rigida e contratta, un grosso blocco respiratorio probabilmente legato alle tensioni vissute da molti anni in azienda per il suo ruolo di responsabile.
L’approccio posturologico iniziò mettendo il paziente in postura decompensata su Pancafit ed iniziando con un trattamento per il diaframma, muscolo della respirazione in stretto contatto con la zona lombare.
Proprio l’eccesso di tensione del diaframma poteva aver contribuito a creare la forte rigidità alla schiena e i successivi dolori ai piedi poiché dalla zona lombare originano le radici nervose che arrivano a tutto l’arto inferiore.
Sempre durante la prima seduta facemmo un lavoro per i piedi che risultarono di una rigidità inverosimile: le dita non potevano flettersi plantarmente, pena tensioni e dolori intollerabili, e proprio per questo occorreva trattarli per ridurre questa rigidità.
Alla fine della prima seduta, che insieme definimmo una piccola tortura, avemmo la conferma che era valsa la pena di forzare un po’ la mano perché Alfredo disse: “Mi sento decisamente meglio, sia nell’appoggio dei piedi a terra che per quanto riguarda la scioltezza delle ginocchia”.
La settimana successiva, visti i benefici che aveva avuto modo di sperimentare fino a quei giorni, proseguimmo con lo stesso lavoro.
La situazione migliorò ulteriormente nel corso delle sedute. Aggiungemmo anche un approfondito trattamento del collo per via dell’eccesso di tensione dato dall’ eccessivo utilizzo della muscolatura respiratoria accessoria che in tutti questi anni aveva lavorato al posto del diaframma.
Alla quinta seduta il Signor Alfredo poteva già camminare in modo deciso e veloce ed il suo disagio era diminuito del 60%. Ormai non avvertiva più dolori, solo una lieve sofferenza quando calzava scarpe dalla suola particolarmente sottile.
Gli si consigliò di contribuire ai risultati facendo da solo a casa qualche esercizio specifico e quindi per due serate alla settimana prese ad esercitarsi con le “Star balls”, (particolari palline decontratturanti per i muscoli della colonna e dei piedi), in modo da rendere la muscolatura meno rigida e contratta.
Arrivammo così alla decima seduta: il paziente sembrava decisamente “rinnovato” sia nell’aspetto fisico che nel modo di percepirsi interiormente! I suoi piedi, oltre che ad aver migliorato la mobilità, non davano più alcun dolore. Le ginocchia, che tanto avevano sofferto a causa dei piedi rigidi (trovandosi costrette ad ammortizzare il carico di lavoro che i piedi stessi non potevano più svolgere), non accusavano più né rigidità, né tensioni. Anche il collo ora poteva girarsi con scioltezza.
I miglioramenti fisici ottenuti indussero inoltre un altro apprezzabile risultato: la diminuzione notevole del soprappeso; e non certo perché la giusta postura potesse far dimagrire il Signor Alfredo ma perché questa rinascita del corpo aveva stimolato una sorta di “voglia di cambiare”, di fare, di tornare ad essere vivo e dinamico come vent’anni prima. E’ così che intraprese con successo una dieta dimagrante per tornare a sentirsi quello di una volta.
Oggi, il Signor Alfredo, dimostra veramente 20 anni di meno!
