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Formicolii alla nuca per una frattura al polso

Formicolii alla nuca per una frattura al polso

Il Sig. Antonino di anni 70, ora in pensione ma prima commerciante nella distribuzione di bevande, si rivolge al nostro centro per un problema che lo affligge da qualche tempo e che ultimamente si sta accentuando. Tutte le mattine al risveglio presenta uno strano formicolio alla nuca e un senso di vertigine che talvolta permane anche per alcune ore. Questi sintomi scompaiono poi nel corso della giornata ma si ripresentano in forma lieve a seguito di sforzi fisici.

Oltre a questo il sig. Antonino presenta anche una rigidità al collo unita talvolta a dolore.

Antonino ha sempre fatto un lavoro fisicamente impegnativo (trasportare di casse d’acqua, damigiane ecc.) e dice di avere sempre avuto un temperamento particolarmente nervoso.

Dalla raccolta dati emerge, come trauma significativo, una frattura al polso e gomito sinistri per una caduta da un carretto da ragazzino (11 anni) e dall’analisi posturale si possono osservare la spalla sinistra più bassa e leggermente arretrata e un’ accentuazione della lordosi cervicale.

Effettuando dei test di mobilità nei movimenti di inclinazione e rotazione del capo rileviamo una notevole rigidità e tensione muscolare.

Questo tratto della colonna poteva aver risentito della vecchia frattura poiché gli arti superiori sono in stretta relazione con il collo e i numerosi pesi sollevati negli anni potevano aver contribuito a peggiorare la situazione.

Inoltre eccessi di tensione e rigidità al tratto cervicale possono essere responsabili di numerosi sintomi quali, vertigini e giramenti di testi.

Abbiamo quindi iniziato la prima seduta con un lavoro mirato all’allungamento della muscolatura dell’arto superiore fratturato, in postura decompensata su Pancafit.

Già dopo qualche minuto il paziente ha la sensazione che qualcosa sia cambiato: il collo è più libero nei movimenti e meno rigido.

Visti i risultati si decide di continuare la seduta con un lavoro un po’ più intenso e specifico sempre per l’arto interessato dal vecchio incidente e concludiamo con alcuni minuti di autoallungamento del tratto cervicale.

Alla seconda seduta il Sig. Antonino si presenta dicendo di aver avvertito durante tutta la settimana un miglioramento dei sintomi, soprattutto negli ultimi giorni: una diminuzione dei formicolii e la sensazione di avere il collo “più mobile”.

Si ripropone il lavoro per l’arto superiore con un massaggio profondo di tutta la muscolatura della mano e dell’avambraccio e si conclude con un esercizio di allungamento in postura eseguendo contemporaneamente movimenti di flessione della mano per incrementare la tensione.

Alla terza seduta, avendo anche svolto qualche esercizio a casa, la situazione si presenta ulteriormente migliorata: al mattino i formicolii alla nuca sono presenti con intensità minore e solo per pochi minuti mentre le vertigini sono praticamente scomparse.

Visti i risultati si prosegue con la medesima strategia per altre quattro terapie inserendo ogni volta alcune varianti per l’esercizio di allungamento della muscolatura dell’arto superiore e del polso.

All’ottava seduta il Sig. Antonino si presenta più contento del solito: non ha avuto disturbi per tutta la settimana e nonostante abbia svolto alcune attività anche impegnative di bricolage e giardinaggio non ha avvertito alcun dolore e non ha avuto vertigini o formicolio alla nuca.

“Non credevo di poter tornare a stare così bene”.

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