Nel mese di giugno si presenta in studio Diego, impiegato di 51 anni, che da circa due mesi soffre di forti dolori al polso e alla mano destra con una notevole perdita di forza su tutto l’arto. Diego ha effettuato tutti gli accertamenti clinici per il suo problema ma i risultati sono stati tutti negativi.
Racconta anche che da circa 4 anni soffre di lombalgia e di un forte e persistente irrigidimento del collo.
In concomitanza alla comparsa della lombalgia ha cominciato ad avere problemi di digestione, avvertendo una costante “morsa allo stomaco” insieme ad un problema intestinale che ne ha alterato la regolarità.
Anche per questi problemi Diego ha effettuato tutti gli accertamenti clinici necessari, sempre con risultati negativi.
Indagando sulla sua storia per cercare di trovare una possibile causa di tutti questi sintomi emerge un intervento chirurgico nel quale gli sono state asportate due cisti, una sulla schiena nella zona lombare ed una sull’avambraccio destro.
Durante l’analisi posturale si nota una forte retrazione del 5° dito della mano destra tanto che Diego non riesce a distenderlo completamente. L’addome appare particolarmente teso e la respirazione è quasi totalmente toracica.
Poiché l’intervento di asportazione delle cisti risale a 4 anni fa, cioè poco tempo prima della comparsa di tutti i suoi problemi, si comincia il primo trattamento lavorando le due cicatrici, dell’avambraccio e della schiena.
Al termine della seduta però non si avverte nessun cambiamento e anche a distanza di una settimana sembra non ci sia stato nessun risultato positivo.
Si decide quindi di lavorare contemporaneamente su entrambe le cicatrici (le due cicatrici sono state fatte insieme) in postura decompensata su Pancafit posizionando una emisfera nel punto dove c’è la cicatrice della schiena e lavorando manualmente quella dell’avambraccio. Dopo il lavoro svolto Diego si sente meglio, il 5° dito retratto della mano destra si distende maggiormente, il dolore al polso e alla mano si sono attenuati e sente anche l’arto più leggero fino al collo.
Questo risultato si mantiene per tutta la settimana durante la quale ha osservato di aver recuperato anche parte della forza perduta. Alla seduta successiva si ripete lo stesso lavoro aggiungendo un trattamento sul diaframma per ripristinare una corretta respirazione ed agire così indirettamente sulla zona dello stomaco e dell’intestino con cui questo muscolo prende contatto; la tensione sull’addome si allenta e la respirazione comincia a cambiare gradualmente, da toracica a diaframmatica.
Le sensazioni di Diego sono di leggerezza e semplicità nel respiro, dicendo inoltre di avvertire in modo meno insistente la “morsa allo stomaco” che lo disturbava.
I problemi di Diego migliorano di seduta in seduta fino a quando, al nono trattamento, dice di non avere più nessun dolore all’arto superiore destro, di avere anche recuperato totalmente la forza e di sentire il collo molto più leggero e mobile; la lombalgia è scomparsa insieme alla pesantezza di stomaco e anche l’intestino sta recuperando la sua regolarità.
Alla luce di tutto questo è necessario ribadire di non sottovalutare mai una cicatrice, anche se apparentemente piccola e banale.
