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Artrosi lombare, protrusioni e spondilolistesi: storia di un ex giocatore di rugby

Artrosi lombare, protrusioni e spondilolistesi: storia di un ex giocatore di rugby

Il Sig. Pino è un ex giocatore di rugby di 47 anni che da circa un anno soffre di persistenti dolori alla zona lombare e ai glutei, specialmente la mattina quando scende dal letto. Dagli esami eseguiti è risultata una spondilolistesi di L5, due protrusioni discali tra L3-L4 e L4-L5, un’ernia contenuta tra L5-S1 e importanti processi artrosici su tutto il rachide lombare.

Dall’analisi posturale si poteva osservare un’aumentata lordosi lombare e una muscolatura particolarmente rigida a causa dell’intensa attività fisica praticata in passato. Per anni infatti il sig. Pino ha giocato a rugby procurandosi anche diversi infortuni: la frattura di alcune coste nel lato destro del torace, la frattura del femore destro (con conseguente intervento chirurgico e cicatrice) e una lesione ai legamenti crociati del ginocchio sinistro per i quali è stato sottoposto a quattro interventi chirurgici in un anno.

Viste le forti tensioni di tutti i muscoli del dorso si è iniziata la seduta lavorando sulla muscolatura paravertebrale e si è concluso con alcuni esercizi di respirazione in postura decompensata su Pancafit.

Al termine le sensazioni provate sono di maggiore libertà e leggerezza su tutta la schiena, con una riduzione del dolore del 20%.

Alla seduta successiva il sig. Pino dice che il beneficio ottenuto si è mantenuto per tutta la settimana e che ora, quando si alza dal letto, il dolore è più accettabile.

Si è proseguito quindi come nella precedente seduta, aggiungendo un lavoro specifico sul muscolo diaframma (principale muscolo respiratorio). Questo muscolo si trova nella zona toracica e il trauma costale può aver portato rigidità e tensione con ripercussione alla zona lombare per via delle inserzioni tendinee del difaramma su questo tratto della colonna.

Infatti risulta essere particolarmente teso e contratto e dopo la seduta le sensazioni sono di un respiro più libero con un’ ulteriore riduzione del dolore lombare.

Al terzo incontro il sig. Pino dice che il dolore ai glutei è scomparso, il dolore lombare si è ridotto del 50% e ora si alza dal letto dimenticandosi del mal di schiena che compare solo in forma lieve durante la giornata.

Si è proseguito con lo stesso lavoro per altre due sedute fino alla quasi scomparsa di tutti i fastidi.

Alla sesta seduta, si è aggiunto un trattamento sulla cicatrice dell’intervento al femore e un lavoro sui muscoli psoas i quali sono anch’essi in stretta relazione con il tratto lombare visto che prendono origine proprio da questo tratto della colonna. Questi due importanti muscoli vengono fortemente sollecitati durante l’attività sportiva e infatti, dopo il trattamento, si è ottenuto un notevole beneficio alla zona lombare, molto più libera e più leggera. Infine un lavoro per gli arti inferiori vista la frattura del femore e i numerosi interventi al ginocchio.

Visti i buoni risultati, il lavoro è continuato così per altre tre sedute, dove il dolore è andato scomparendo del tutto.

Alla decima seduta il sig. Pino dice che sta decisamente meglio, non avverte più nessun dolore e può compiere senza problemi ogni tipo di movimento.

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