Lucia, signora di 56 anni, da circa 6 mesi soffre di forti vertigini oggettive e soggettive. Le vertigini, pur variando di intensità, sono presenti durante tutta la giornata e questo le impedisce lo svolgimento di ogni attività mettendo anche in pericolo la sua stessa incolumità.
La sig.ra Lucia racconta che da ormai 30 anni soffre di artrosi cervicale che le causa dolore e una notevole riduzione della mobilità del collo; da 5 anni il dolore si propaga fino a coinvolgere le mani con intense parestesie e formicolii durante la notte.
Tutti gli accertamenti clinici svolti durante gli anni e negli ultimi mesi non hanno evidenziato la causa delle sue forti vertigini che sembra ricondursi alla rigidità del collo dovuta alla presenza di artrosi.
Riferisce di avere provato numerose metodologie, tradizionali e alternative, senza però ottenere risultati apprezzabili e, soprattutto, duraturi.
La sig.ra Lucia racconta che quando era più giovane, nella stagione estiva con il caldo, era abituata ad applicare per lunghi periodi del ghiaccio direttamente sul collo per rinfrescarsi.
Durante l’analisi posturale si osserva un tratto cervicale molto rigido e compresso, e la medesima rigidità si evidenzia sulle spalle.
Cominciamo la seduta con un trattamento delicato sul collo, mantenendo la sig.ra Lucia su Pancafit in postura decompensata. Dopo pochi minuti Lucia sente le vertigini diminuire significativamente, in modo proporzionale all’intensità del lavoro svolto.
Alla fine del trattamento, durato circa 10 minuti, la sig.ra Lucia si alza in piedi riferendo che le vertigini si sono ridotte del 40%.
Alla seconda seduta la sig.ra Lucia dice che i miglioramenti si sono mantenuti per 3-4 giorni ma dopo 2 giorni le vertigini sono riprese anche se con minore intensità rispetto a prima.
Decidiamo di ripetere il lavoro svolto nella prima seduta, aggiungendo un lavoro sul trapezio che risulta decisamente rigido. Il risultato è molto incoraggiante: più leggerezza e maggiore mobilità del collo e delle spalle, con meno vertigini.
Alla terza seduta la sig. Lucia comunica che le vertigini vanno molto meglio anche se di tanto in tanto ha qualche momento di crisi. Proseguiamo il medesimo lavoro trattando anche il muscolo diaframma vista la sua relazione con il tratto cervicale. Anche questa volta la sig.ra Lucia sente un ulteriore miglioramento.
I risultati progrediscono di volta in volta fino all’ottava seduta quando la sig.ra Lucia si alza esclamando: “è meraviglioso!!!… non avverte più alcuna vertigine e sente che le spalle e il collo sono decisamente più mobili”.
Il problema della sig.ra Lucia stava quindi nell’eccessiva retrazione dei muscoli del collo, i quali mantenevano costantemente compresso il rachide cervicale, procurandole così rigidità e vertigini.
