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Artrosi cervicale e stress lavorativo

A dicembre si presenta presso il nostro studio il sig. Alberto, un commerciante di 56 anni, che da ormai 20 anni soffre di forti dolori cervicali, spesso associati a dolore alle spalle e formicolii alle braccia, e di una costante lombalgia che aumenta alla sera dopo la giornata di lavoro.

Gli esami effettuati rilevano una situazione piuttosto importante con due protrusioni discali ed artrosi diffusa in tutto il tratto cervicale.

Il sig. Alberto racconta che 20 anni fa ha cominciato a lavorare in proprio e all’inizio è stato molto difficile per la paura di non farcela, e proprio per “colpa del lavoro” ha cominciato a dormire solo 2-3 ore per notte. Anche la digestione non è più stata ottimale e da qualche anno compare periodicamente una fastidiosa gastrite.

Questa situazione, che ormai vive da molto tempo, può aver portato ad un eccesso di tensione della muscolatura che ha irrigidito la colonna causando i dolori presenti oggi.

Dall’analisi posturale il primo aspetto che si evidenzia è l’ utilizzo eccessivo della muscolatura delle spalle e del collo durante la respirazione che denota uno scarso “lavoro” del muscolo diaframma. Questo muscolo è il principale muscolo respiratorio e può divenire rigido e contratto a causa di numerosi fattori tra i quali forti preoccupazioni e stress emotivi come quelli vissuti dal paziente.

Anatomicamente il diaframma è collegato non solo al tratto lombare e a quello cervicale ma anche ai visceri addominali (stomaco, intestino, fegato…) e di conseguenza può portare a diverse problematiche sia di tipo osteomuscolare che viscerale.

Si è così iniziato il lavoro mettendo il paziente in postura di allungamento globale decompensata su Pancafit per eseguire alcuni esercizi di respirazione che risultano da subito piuttosto difficoltosi.

La seduta è proseguita con un trattamento manuale del diaframma. Oltre ad avvertire forte rigidità, il sig. Alberto sente delle piccole fitte nella zona dorso-lombare e quando si alza in piedi rimane molto sorpreso dalla leggerezza che avverte e dalla riduzione dei suoi dolori almeno del 30%.

Alla successiva seduta il sig. Alberto riferisce che questa sensazione di benessere alla colonna è rimasta per 2-3 giorni per regredire poi lentamente.

Si è quindi continuato a lavorare il diaframma aggiungendo, viste le difficoltà digestive e l’addome prominente, un delicato massaggio viscerale e un trattamento dello psoas. Questo muscolo, essendo in stretto rapporto con l’intestino, può risentire del disagio intestinale e disturbare a sua volta la zona lombare a cui è inserito anatomicamente.

Al termine della seduta i dolori sono notevolmente diminuiti e quando il sig. Alberto ritorna la settimana successiva racconta molto contento che non solo i miglioramenti sono rimasti ma che ha anche ripreso a dormire come non gli accadeva da molto tempo.

A questo punto è chiaro che le problematiche digestive e i suoi stress legati all’attività lavorativa hanno portato nel tempo a questa condizione di sofferenza della schiena e quindi si è proseguito con il medesimo lavoro dell’ultima seduta.

La situazione è progressivamente migliorata: i dolori sono notevolmente diminuiti, la qualità del sonno è migliorata ed anche la gastrite si è attenuata.

Il sig. Alberto ha compreso come lo stress e le preoccupazioni lo hanno portato a soffrire per tutti questi anni. Ha deciso di acquistare Pancafit ed ha imparato alcuni semplici esercizi da fare a casa tutti i giorni per mantenere i suoi muscoli e il diaframma più elastici e liberi dalle tensioni…oltre alla promessa di affrontare il lavoro più serenamente.

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